Running & Atletica Leggera nel Distretto Novese: bio correndo calendario 2022
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venerdì 18 febbraio 2022

Running Coach e Istruttore nel Settore Atletica Leggera - Piemonte Provincia di Alessandria

 


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Come Craig Mottram tornò dal mondo dei morti
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Nel 2006, Craig Mottram fece un sensazionale ritorno da una serie di risultati deludenti in Europa. Dopo le grandi prestazioni nei Giochi del Commonwealth, in cui dominò nella finale dei 5000m lasciandosi dietro un folto gruppo di africani nell'ultimo chilometro, nel vecchio continente fu invece surclassato dal giovane e brillante atleta keniano Augustine Choge negli ultimi 200m.
Dopo una breve fase di recupero focalizzata sull'endurance di base, Mottram si ripresentò in ottima forma per un altro tour europeo, ottenendo una grandiosa vittoria in 7:32 sui 3000m nelle fasi iniziali – tuttavia, il carico sia fisico che emotivo dell'estate precedente gli presentò il conto, facendolo entrare in un “trip” di risultati deludenti ed un evidente calo di forma. Le sue performance divennero imprevedibili, finendo in posizioni molto arretrate tra un parterre di atleti che avrebbe dominato con facilità fino a poche settimane prima.
Il tempo di Craig sui 3000m crollò da uno strepitoso 7:32 di livello elite internazionale ad un “normale” 7:47. Sui 1500m piani chiuse in 3:38, finendo completamente “intruppato” in diciottesima posizione. Perciò le cose non è che andassero granchè bene in un'ottica di difesa del suo titolo mondiale IAAF sui 3000m conquistato quattro anni prima.
Alcune notizie filtrate dai campi gara europei, facevano intendere che l'intenzione di Mottram fosse quella di ritirarsi dal Team Oceania per i mondiali e ritornarsene a casa in anticipo in quanto estremamente stanco.
Circa un mese prima dai mondiali, Mottram cambiò idea – decidendo di presentarsi per difendere il titolo, piuttosto che ritornare in Australia con la coda tra le gambe. Quindi, la prima cosa che fece fu quella di ricominciare dalle fondamenta del sistema di allenamento piramidale.
Cominciò a fare uscite di jogging estremamente lente – giorno dopo giorno, finchè non ritrovò sé stesso e un fitness aerobico forte e solido. Dopodichè introdusse alcune salite dolci in un parco vicino alla sua residenza londinese, in totale comfort, senza brasarsi. Poi aggiunse alcune corse piu' lunghe in soglia anaerobica intramezzate da “sandwich aerobici” in totale scioltezza e rilassamento. Così facendo, si accorse che la sua reattivià di gambe e lo “scatto” stavano tornando velocemente; la decisione fu quindi definitiva: tornare a difendere il titolo sui 3000m ad Atene. L'atleta inaspettato che figurò nella lista degli elite all'ultimo minuto, fu il detentore del record mondiale sui 5000m, un certo Kenenisa Bekele dall'Etiopia – un osso estremamente duro.
Cosa fareste nei giorni finali che portano ad una gara contro uno dei piu' veloci mezzofondisti nella storia dell'Atletica? In modo particolare arrivando da un periodo di forma non propriamente ottimale?
Ci sarebbe stato bisogno di piu' lavori sulla velocità, giusto? Se la pensate come il 99% degli atleti moderni e degli allenatori in circolazione – è esattamente quello che avreste fatto.
E piu' lavori sulla (tenuta della) velocità fu esattamente quello che Mottram NON FECE. Il venerdi prima della gara domenicale, Craig si presentò sulla pista di atletica per fare diversi allunghi facili sui 200m al suo passo attuale nei 3000m, prendendosi ampie fasi di recupero attivo blando.
Se voi chiamate queste sessioni rilassate “lavori sulla velocità”, eccovi serviti. Il ritmo negli allunghi da 200m? 30 secondi. Un tempo che persino una ragazzina di terza media potrebbe fare in allenamento; ma ripetetelo per 15 volte di seguito e otterrete 7:30 sui 3000m.
Il giorno successivo Craig continuò a fare jogging tranquillamente, pronto sia mentalmente che fisicamente ad affrontare Atene. In gara, Mottram decollò molto prima della campana dell'ultimo giro – Bekele a ruota, riuscendo ad andarsene via con un poderoso sprint finale e un vantaggio di 4 secondi sull'etiope, chiudendo in 7:32.19, un nuovo record per il Team Oceania. Corse l'ultimo giro in circa 53'' – performance strepitosa e sorprendente.
“Ho semplicemente corso bene – e lui non l'ha fatto. Questo a volte capita nell'Atletica” le parole di Mottram dopo la gara.
(Source: Healthy Intelligent Training - Keith Livingstone)

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mercoledì 5 gennaio 2022

Come funziona un'ultramaratona?


"Con il termine Marathon Training non indichiamo esclusivamente l'allenamento per la maratona, bensì ci ricorda - a prescindere dalla distanza su cui ci stiamo specializzando, di non trascurare MAI la corsa lunga di durata per la costruzione e il mantenimento del fitness aerobico vitale in termini di longevità atletica".

**ARTICOLO COMPLETO A QUESTO LINK:

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venerdì 24 dicembre 2021

JOGGING - I Benefici per la salute 💊


Terza e ultima parte della serie dedicata al Jogging, la corsa lentissima che sta alla base di ogni percorso di preparazione atletica. **PER INFO SU PROGRAMMI DI ALLENAMENTO contattatemi qui:

Ad Alessandria e zone limitrofe istruttore di atletica leggera e fitness 

Preparatore Atletico - Running Coach - Istruttore Atletica Leggera in provincia di Alessandria:
Alessandria-Novi Ligure-Gavi-Tortona-Casale Monferrato-Acqui Terme-Ovada

venerdì 17 dicembre 2021

Quello che Ogni Atleta DEVE capire! 💊

 Buon pomeriggio miei cari lettori ma soprattutto lettrici! :D


L'articolo di oggi tocca un tema alquanto spinoso... o forse farei meglio a dire "acido" considerato il titolo! Ma ora bando alle ciance e focalizziamoci... 👉

E il Robin di turno se le prende! :D
Un corpo "acido" o in acidosi non può funzionare in modo ottimale. L'acidosi, infatti, deprime il sistema nervoso centrale, altera la capacità contrazione delle fibre muscolari così come tutti i sistemi energetici del corpo. Può inoltre stressare il sistema immunitario e causare infiammazioni croniche ed infortuni.

Esistono TRE principali sistemi energetici nel corpo, ognuno dei quali è associato al proprio tipo di fibra muscolare. Due sono molto sicuri da allenare nell'arco di tutto l'anno, in quanto nessuno di questi sistemi e relative tipologie di fibre muscolari connesse sono associati alla produzione di acidosi.

Uno, invece, non è sicuro da allenare durante tutto l'anno. Questo sistema è noto per lo sviluppo di acidosi come sottoprodotto. Può raggiungere la sua massima capacità entro 5 settimane di allenamento specifico ed esistono diversi modi per allenare questo sistema con cura e specificità.


LE TRE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI FIBRE MUSCOLARI & I LORO SISTEMI ENERGETICI ASSOCIATI

💣 DUE SONO ANAEROBICI 💣

Fibre Tipologia IIB: ANAEROBICO ALATTACIDO - NESSUNA ACIDOSI* CON UNO STIMOLO DI LAVORO MOLTO INTENSO 👉 FOSFOCREATINA INTRAMUSCOLARE

Fibre Tipologia IIA: ANAEROBICO LATTACIDO - GENERA ACIDOSI* AD INTENSITA' D'ESERCIZIO ELEVATE 👉 INTRAMUSCOLARE GLICOGENO MUSCOLARE

👃 UNO E' AEROBICO 👃

Fibre Tipologia I: AEROBICO - GENERA H2O + CO2 👉 GRASSI E GLUCOSIO

*L'ACIDOSI E' IL NEMICO!

Da questo semplice schemino potete comprendere come differenti fibre muscolari e sistemi energetici vengano reclutati a diversi intervalli di tempo.
Le fibre più potenti (IIB) si appoggiano al sistema auto-rigenerante ad "alta energia" della fosfocreatina intramuscolare quando vengono fatte recuperare adeguatamente, e vengono allenate al meglio tramite brevi ma potenti attività di sprint della durata inferiore ai 10 secondi, con ampio recuperò in scioltezza. Il loro metabolismo E' anaerobico, ma non produce nessuna acidosi - per cui tali protocolli di allenamento possono essere svolti in sicurezza tutto l'anno come rifinitura e per mantenere una buona reattività di gambe; persino nei periodi in cui si allenano le fibre lente di tipologia I o di endurance e relativo metabolismo degli acidi grassi.

Lago Maggiore Marathon
Allenare intensamente le fibre IIA anaerobiche glicolitiche con intervalli ripetuti tra i 20 secondi e i 3 minuti è controproducente in quanto va a compromettere il tempo totale di allenamento, e dev'essere gestito con molta attenzione e parsimonia, quando giunge il periodo per svolgere questi lavori. Non essere equilibrati in questo frangente può danneggiare la forma aerobica di base costruita con mesi di lavoro e addirittura portare l'atleta a bruciarsi.. burn-out: una storia comune a molti di coloro a cui è stato fatto credere, e che ancora credono, che per migliorare la velocità o addirittura la condizione atletica, siano necessari periodi continuativi di prove ripetute..

E per oggi è tutto!

Per chi voglia farsi seguire da me in allenamento, venite a dare un'occhiata alla sezione PROGRAMMI PT! 

Per guide base sull'allenamento, visitate la sezione GUIDE!

**VIDEO DI SUPPORTO ALL'ARTICOLO, CON UNA PANORAMICA ANCORA PIU' AMPIA SUL TEMA DELLE FIBRE MUSCOLARI E SISTEMI ENERGETICI DI RIFERIMENTO**
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Mi alleno Come Il Fumo Negli Occhi per una settimana! Riuscirò ad andare a sacchetto??

  Mattia Bianucci Personal Trainer e Running Coach Mattia Bianucci Allenatore per la Corsa e Istruttore di Nordic Walking Sportivo Mi alleno...