Running & Atletica Leggera nel Distretto Novese: personal trainer
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giovedì 21 settembre 2023

RUNNING COACH - Personal Trainer - Yoga - Pilates Piemonte

 

Allenatore per la Corsa, Running Coach, Personal Trainer Online - Yoga - Pilates - Tonificazione Alessandria, Asti, Vercelli, Novara, Cuneo, Biella, Verbania Torino


Come appoggiare il piede nella corsa per migliorare la tecnica

Nel Pistolotto di #MyOwnWorkout!! Pre allenamento :D

Sono i piedi la ragione per la quale la maggioranza degli infortuni nel Running avviene dal ginocchio in giu'? Facciamo qualche valutazione assieme! ;) #tecnicadicorsa #posturanellacorsa #preatleticiperlacorsa

**PER CONTATTARMI (Solo per consulenza sportiva e programmi di allenamento)


giovedì 22 settembre 2022

ALLENATORE nel Settore Running Provincia di Alessandria - Novi Ligure


Dallo ZIBALDONE MAXIMUM 💊
**Consistency is Key: la capacità e il focus di riuscire ad accumulare grandi blocchi di allenamento per ottenere adattamenti costanti e a lungo termine. **10 x 400m 5 secondi piu' lenti del ritmo gara nella settimana con gara, oppure 4km a ritmo gara in settimana con gara? **Si rifinisce l'anaerobico lattacido o alattacido in settimana con gara? **Gli adattamenti a lungo termine si hanno continuando a gareggiare e fare ripetute, oppure dedicando l'80% di tempo settimanale alle Z1-Z2? **L'appagamento morale è maggiore gareggiando l'allenamento o gareggiando la gara? The Original #MyOwnWorkoutTV #FisiologiaDelloSport #RunningCoaching #ZibaldoneDeluxeSeries

sabato 22 gennaio 2022

I PRINCIPI BASE del mio sistema di allenamento - My Own Workout MISSION 💣

 


- Correte a lungo almeno una volta alla settimana per migliorare la resistenza aerobica e il ritmo.

- Correte ancora a lungo durante la settimana - è la legge della specificità che le gare di lunga distanza richiedono lunghe corse di allenamento!

- Bisogna essere "in forma" per "allenarsi". Tempo permettendo, includete anche una sessione in pista, una sessione in collina e una sessione di fartlek/intervalli (breve e intensa) a settimana. Tutte le corse lunghe dovrebbero avere alcuni tratti facili, svelti e impegnativi.

- Il principio hard-easy si trova in ogni buon programma. Assicuratevi di avere dei giorni di recupero (attivo).

- Usate l'ambiente: varietà di location, fondo e percorsi di allenamento.

- Prendetevi cura di voi stessi ed evitate gli infortuni. Mangiate bene. Ogni ora di sonno prima di mezzanotte vale due volte dopo. Allenarsi con un infortunio è una follia.

- Viaggiate leggeri - perdete qualche chilo e limerete molti minuti... dopo!

- Pensate in termini di 1-2 anni di programmazione e partite dalla fine, pensando sempre a come ogni allenamento vi avvicini al grande obiettivo.

- Rispettate il taper (alleggerimento del carico pre-gara) e niente "super sessioni" prima delle grandi gare - tranne quelle che non si sono allenate e vengono decise all'ultimo, perché non si può rifinire nulla!

- Non dimenticatevi di "godervi la vostra corsa e attingere alla motivazione interiore" (Franz Klammer).

- Le lesioni da corsa sono traumi o “overuse” - sovra-utilizzo (dove l'usura supera la riparazione) e la "biomeccanica a catena" significa che il punto dolente spesso non è dove si trova il problema.

- La tendinopatia di Achille è una lesione degenerativa ancora una volta da “overuse”, che può essere prevenuta con lo stretching eccentrico, più il lavoro di forza di glutei, tendini e polpacci.

- Il dolore al tallone/arco plantare tipico della fascite plantare colpisce il 10% della popolazione e il recupero dovrebbe includere lo stretching eccentrico, il needling e il lavoro di forza, ma non gli antinfiammatori.

- Il dolore alla rotula femorale o "ginocchio del corridore" è un dolore alla parte anteriore del ginocchio causato da appoggi del piede da rivedere e tecnica scorretta - ed è spesso causato da una debolezza altrove. Il rafforzamento dei glutei può essere la chiave.

- Un tema comune, ma l'allenamento della forza è la chiave per prevenire gli infortuni in quanto migliora la resistenza dei tessuti e l'economia della corsa. Considerate anche la pliometria (balzi), i i circuiti per migliorare la mobilità / stabilità / equilibrio, e più sonno.

- I programmi di allenamento non dovrebbero stressare eccessivamente il corpo - puntate a questo equilibrio: 80% di corsa lenta / 20% di corsa veloce, cambiamenti graduali, un obiettivo per ogni corsa, e non dimenticate le settimane di riposo e rigenarazione dopo grossi carichi e gare tirate!


Mattia Bianucci Personal Running Coach e Fitness Trainer. Per Info su Programmi di allenamento personalizzati, mi trovate qui:

IG:mattia.bianucci.trainer

giovedì 25 novembre 2021

I Quarti di miglio con recupero “galleggiato”: 400m w/ 200m float

 


Di cosa si tratta:

La leggenda vuole che questa sessione sia stata creata da Coach Pat Clohessy quando allenava Rob de Castella. Consiste in otto ripetute da 400m separate da un "float" di 200m. Il 'float' in questa sessione non è come una normale corsa di recupero, ma sarebbe più vicino al vostro ritmo maratona o mezza maratona. Il concetto è quello di correre abbastanza velocemente con un recupero limitato piuttosto che un recupero completo. È molto probabile che la sessione sia stata progettata per essere un'intenso stimolo sulla soglia aerobica, piuttosto che una sessione anaerobica di altissima qualità. Iniziare a correre i primi 200m “galleggiati”, poi far seguire il primo sforzo di 400m, in modo da concludere successivamente con l'ottavo e ultimo sforzo di 400m.

Quando utilizzarla:

Questa sessione può essere usata tutto l'anno, e infatti Moneghetti e Deek, tra gli altri, hanno utilizzato questo protocollo tutto l'anno nelle loro longeve carriere. Detto questo, è possibile manipolare la sessione per adattarla all'attuale calendario gare dell'atleta. In inverno o quando ci si trova in una fase di costruzione dell'allenamento, è possibile eseguire gli sforzi (ripetute) controllate e i galleggiamenti "solidi" per rendere il tutto più vicino a un'oscillazione alternata nelle medio/alta intensita, per una lunghezza di 4,8 km (¾ – 7/8 di sforzo). Più si avvicina il periodo agonistico, piu' è possibile utilizzare questo protocollo come rifinitura, mettendo piu' enfasi nelle ripetute e rallentando alcuni secondi nel "float"/ intervallo di recupero.

A quale ritmo:

In passato, la sessione dei “quarters” è stata spesso usata come stima della forma di un atleta sui 5000m. Un gran numero di atleti ha tempi non molto distanti dai personali sui 5000m in questa sessione. Considerato questo, il modo migliore per individuare il ritmo ideale per il quarto di miglio è quello di lavorare a ritroso dal vostro attuale record personale sui 5000m. Calcolate qual è il tempo medio per ogni 200m del vostro attuale pb sui 5000m; quindi cercate di correre ogni 200m dei vostri 400m 1-2 secondi più veloce di questa media e i galleggiamenti 6-12 secondi più lenti sempre in riferimento a questa media.

Protocollo più adatto a:

Questa è una sessione ideale per i 5km e i 10km. Vi allena a correre più velocemente del vostro ritmo di 5 km, mantenendo un buon passo, mentre vi permette di riprendere fiato solo brevemente tra gli sforzi. Può anche apportare grande qualità nell'allenamento della mezza maratona e della maratona. La sessione è stata originariamente sviluppata per essere eseguita in pista, ma può essere utilizzata anche su campi in erba, strade o sentieri. Basta utilizzare i calcoli di cui sopra per capire quali dovrebbero essere i vostri ritmi nei 400m e 200m e poi impostare l'orologio in modo che “suoni” di conseguenza. Quando si svolge questa sessione fuori dalla pista è importante mantenere sforzo e ritmo costanti e omogenei sia nella ripetuta che nell'intervallo di recupero galleggiato.


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#biocorrendo #biocorrendoclassifiche2021 #biocorrendofoto #biocorrendocalendario2022 #biocorrendofidal #genovadicorsa #atleticanovese

sabato 6 novembre 2021

L'Allenamento guidato dal Sistema Aerobico - Marathon Training System 💊

L'allenamento aerobico è il modo più sicuro e intelligente di allenarsi per qualsiasi atleta che desideri correre al meglio su distanze che vanno dagli 800m fino alla maratona. Molti atleti si allenano duramente ma non raggiungono il proprio potenziale in quanto loro, o i loro allenatori, scelgono di ignorare i principi aerobici fondamentali del
marathon training e il concetto di "costruire la base". Di conseguenza si dirigono nella direzione sbagliata, imparando sulla propria pelle e continuando a non raggiungere gli obiettivi prefissati. Spingere i limiti aerobici di lunga durata (in modo sicuro, ben dosato [max entro le 3h di estensione in singole sedute], progressivo e personalizzato) è il miglior consiglio che un allenatore possa dare a un atleta.

L'allenamento guidato dall'aerobico, che implica lo stare pazientemente a macinare minuti e km sulle gambe - non porta a risultati immediati, ragion per cui, sovente, viene trascurato a favore di intensi allenamenti anaerobici (o workout). Lo sport è disseminato di giovani promesse che scompaiono una volta terminate le scuole superiori, oppure continuano senza piu' eccellere, in quanto spremuti prematuramente.

L'efficienza cardiaca generale si sviluppa nel corso di molti anni attraverso la corsa di durata (o comunque l'attività di endurance) a livelli appropriati di intensità su una base progressiva, che permetta al corpo di adattarsi e rispondere adeguatamente allo stress posto su di esso.
L'adattamento progressivo porta senza soluzione di continuità ad un miglioramento della “velocità di crociera” in allenamento, che a sua volta conduce a prestazioni di alto livello.

Quindi cosa possiamo portarci a casa da questa pillola?

Che la stratificazione costante dello stress e la possibilità per il corpo di assorbire e adattarsi a tale stress, rende davvero chiaro quale dovrebbe essere l'obiettivo dell'allenamento nella corsa di durata/endurance.

ISTRUTTORE DI ATLETICA LEGGERA, RUNNING COACH, PERSONAL TRAINER in Provincia di Alessandria

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mercoledì 15 settembre 2021

SCALATA DI TANA D'ORSO 2021

 Con un bel pò di giorni di ritardo, eccomi ad aggiornare con qualche foto dalla "Scalata di Tana d'Orso",  evento di corsa in montagna da 4,5km con 500m D+, andato in scena domenica scorsa a Ronco Scrivia.

Gara scelta all'ultimo momento al posto del Giro del Morto, il cui tracciato è stato affrontato "ad nauseam" in innumerevoli uscite di allenamento nel corso degli anni. Ronco ci ha presentato un percorso tosto, da veri grimpeur - diciamo un mezzo km verticale tecnico e con tratti di salita, non esagererei nel dire anche del 20-25% nel tratto boscoso.

Chiudo la mia fatica in quindicesima posizione assoluta. con il tempo di 32':11'' alla stregua di un buon allenamento a soglia, piacevolmente soddisfatto e unico atleta nella categoria 36-40 se escludiamo il secondo assoluto.

Vi saluto con una breve galleria fotografica che potete trovare qua sotto






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PERSONAL FITNESS TRAINER E RUNNING COACH A:
Alessandria - Novi Ligure - Gavi - Tortona- Casale Monferrato - Acqui Terme

lunedì 6 settembre 2021

L'IMPORTANZA DEL PROGETTARE AL MEGLIO I TEMPI DI RECUPERO TRA RIPETUTE


Per programmi di allenamento personalizzati potete contattarmi
a questo link: http://facebook.com/mattiabianuccitrainer

I tempi di recupero devono soddisfare determinati requisiti ed essere progettati adeguatamente per ottenere la risposta fisiologica che ricerchiamo dalla sessione di allenamento. Analizziamo tre esempi:

Recupero piu' corto del tempo impiegato per correre la ripetuta

L'obiettivo, in questo caso - è quello di correre un allenamento di alta qualità aerobica al fine di aumentare la consunzione di ossigeno con un livello di stress organico medio. Qui viene anche a verificarsi un "crossover" nella zona anaerobica in termini di costruzione della capacità aerobica, dal momento che il "debito d'ossigeno" è presente. Questi lavori è meglio svolgerli correndo ripetute sui 400m al ritmo dei 3-5km (cioè togliendo molta intensità da ogni 400) con recuperi brevi ma svelti da 45 secondi/200m in "fluttuazione", in modo tale che l'atleta possa essere subito pronto a rientrare al ritmo da zona 3-5km per la ripetuta successiva da 400m. Piu' si rimane nella zona di intensità 3-5km, meglio si ottiene il doppio beneficio dell'aumento della consuzione di ossigeno (potenza aerobica) E un incremento della capacità anaerobica.

Questo tipo di lavoro dove l'intensità viene tolta dal workout con recuperi piu' corti delle ripetute, siano esse da 400m o da 1km - è l'approccio preferito da chi vi scrive durante un'intero ciclo annuale di allenamento, diversamente dagli altri due esempi che tra poco andremo a vedere - che sono assolutamente necessari, ma essenzialmente limitati a 4-8 settimane di lavoro sulla potenza anaerobica.

Recupero lungo circa come il tempo impiegato per correre la ripetuta

Qui l'obiettivo è quello di eseguire un workout che sviluppi un grosso debito di ossigeno così come simulare e testare un ritmo gara sui 1500m al fine di preparare l'atleta agli impegni agonistici in avvicinamento. 4 X 400m con 60 secondi/200m recupero in "fluttuazione" corrispondono circa alla distanza di gara e sono sufficienti per mettere alla prova la capacità dell'atleta di correre a ritmo gara specifico in allenamento. 

Un recupero equivalente non consentirebbe troppo "tempo di recupero" - ciò significa che le condizioni per simulare la gara sarebbero a malapena preservate. Questo lavoro sulla potenza anaerobica non mette KO l'atleta ma è sufficiente per migliorare l'abilità organica di resistere al ritmo gara. Correre una quantità maggiore di 400m con recuperi piu' lunghi non andrà a replicare "l'ambiente di gara" - bensì aumenterà considerevolmente il rischio di raggiungere alti livelli di acidosi sistemica, da cui l'atleta potrebbe faticare a recuperare. Un recupero relativamente lungo, spesso svolto completamente da fermi o al passo, incoraggia tale rischio - dal momento che l'atleta sarà piu' fresco e tentato a correre la ripetuta da 400m successiva piu' veloce del ritmo gara di riferimento. 

Se nell'esempio precedente vi parlavo di togliere l'intensità dalla ripetuta, qui con i lavori sulla potena anaerobica, parliamo invece di togliere la quantità dal workout!

Recupero piu' lungo del tempo impiegato per correre la ripetuta

Anche qui l'obiettivo è quello di aumentare la potenza anaerobica, permettendo all'atleta di abituarsi alla "pressione" della corsa svelta sostenuta. Arch Jelley, Coach di John Walker - talvolta prescriveva ai suoi fondisti e mezzofondisti una sessione di 2 X 4 giri di pista a ritmo da 3km con 10-15 minuti di recupero. Arthur Lydiard dava da svolgere prove sul tempo come 2 X 600m per gli ottocentisti e 2 X 3 giri di pista per i 1500m, piu' veloci del ritmo gara, anche in questo caso con recuperi lunghi. Sia Jelley che Lydiard hanno utilizzato queste sessioni con molta parsimonia. Un altro esempio per uno specialista sugli 800m potrebbero essere solo 2 X 400m di altissima qualità prossima al massimale con recupero lungo (2 X 400M a ritmo da 400-800 con recupero di 12 minuti/4 giri di pista. Lo scopo qui è lo stesso, in piu' i 400m veloci aumenteranno la capacità organica di durare nei primi 400m veloci di una gara sugli 800m. Il recupero lungo da 12 e piu' minuti permetterà al corpo di rigenerarsi pienamente, permettendo così all'atleta di correre la ripetuta allo stesso passo o leggermente piu' forte. Così facendo otteniamo un effetto allenante di qualità ad un ritmo veloce, piuttosto che un effetto inefficace in cui le ripetute vengono corse via via piu' lentamente a causa di un recupero inadeguato.


giovedì 5 agosto 2021

IL METODO BUTEYKO: Introduzione (Riaddestramento Respiratorio)

  

(Fonte: www.buteyko.it)
Premessa: chi era il Dr. Buteyko?


Konstantin Pavlovich Buteyko è nato nel villaggio di Ivanitsa, vicino a Kiev, il 27 gennaio 1923.
Iscritto al Politecnico di Kiev fino a che i suoi studi non furono interrotti dalla seconda guerra mondiale, al suo rientro dalla guerra   si iscrisse alla Facoltà di medicina dell'Università di Mosca, dove iniziò a lavorare nel gruppo di terapia clinica guidato dall'Accademico Evgeniy M. Tareiev.
Nel corso di questo lavoro gli venne dato l'incarico di controllare i ritmi respiratori dei pazienti, ed egli passò centinaia di ore ai loro capezzali, ascoltandone la respirazione, ed osservò che la morte dei malati era sempre preceduta, con notevole anticipo, da un aumento della intensità della respirazione. Tanto che egli divenne in grado di predire, con stupefacente precisione, l'avvicinarsi della morte in base a quest'unico sintomo, e decise di dedicare i suoi futuri studi e ricerche a questa tematica.
Dopo la laurea con lode in medicina, Buteyko continuò a sperimentare. Egli stesso soffriva  di pressione elevata e spesso se ne era chiesto il motivo. Misurò i livelli di anidride carbonica (CO2) nel suo corpo e notò che erano più bassi del normale: era noto che una respirazione eccessiva diminuisce i livelli di CO2 nel corpo e pensò che se il suo basso livello di CO2 era causato da un eccesso di respirazione allora, correggendo il suo ritmo respiratorio avrebbe potuto correggere anche il basso livello di CO2.
Buteyko controllò e ricontrollò la sua teoria sui pazienti. Misurando i modelli respiratori di persone che soffrivano di asma, angina ed altre malattie constatò  che tutti quanti soffrivano di un eccesso di respirazione (iperventilazione). Ed ogni volta, riportando la respirazione a modelli normali, il livello di CO2 nell'organismo aumentava e gli attacchi di asma o di altre malattie svanivano. Quando i pazienti tornavano ai modelli respiratori precedenti, gli attacchi riprendevano. Buteyko si rese conto allora di aver effettuato, in modo quasi casuale, una scoperta   in grado di rivoluzionare il mondo della medicina.
A seguito di ulteriori ricerche Buteyko pose le basi teoriche della sua tesi: l'iperventilazione causa un esaurimento delle riserve di anidride carbonica, e i livelli bassi di anidride carbonica nell'organismo provocano delle contrazioni dei vasi sanguigni ed una mancanza di ossigeno nei tessuti. Ciò provoca tutta una serie di meccanismi di difesa messi in azione dall'organismo; questi meccanismi di difesa vengono capiti male, etichettati come malattie e combattuti.
In questa ricerca Buteyko venne peraltro a conoscenza di alcuni esperimenti i cui risultati sostenevano la fondatezza della sua tesi.
Nel 1958-59 Buteyko riuscì ad aprire un laboratorio di diagnostica funzionale presso l'Istituto sperimentale di Biologia e Medicina del ramo siberiano dell'Accademia delle Scienze dell'Unione Sovietica e poté effettuare degli studi clinici su 200 persone, sane ed ammalate. 
Nei successivi 10 anni di lavoro presso l'Istituto, Buteyko ed i suoi collaboratori riuscirono ad investigare a fondo le funzioni basilari dell'organismo umano, (sano o ammalato) , tra cui quella respiratoria.
Più di 200 specialisti medici vennero addestrati nel laboratorio, la maggior parte dei quali aveva tra l'altro sofferto di malattie varie da cui erano guariti grazie alla scoperta del dr. Buteyko. Le statistiche ufficiali dimostrano che fino al 1967 furono trattati con successo presso l'Istituto più di 1000 pazienti che soffrivano di asma, angina e altre malattie. 
Nel 1968, a seguito di pressioni anche da parte della stampa i a favore del metodo del dr. Buteyko, venne condotta una sperimentazione ufficiale che si concluse a Leningrado all'Istituto di Pneumologia sotto la guida dell'accademico Uglov.  
Del gruppo di 46 pazienti che parteciparono a questa sperimentazione ufficiale, 44 (il 95%), vennero ufficialmente riconosciuti come guariti. I restanti 2 pazienti, anche se non guarirono, mostrarono un miglioramento. Alcuni dei pazienti erano guariti contemporaneamente da varie malattie di cui soffrivano. Così ad esempio, una donna inclusa nella sperimentazione per l'asma, guarì anche da un tumore al seno. Infine, anche i 2 pazienti non migliorati al termine della sperimentazione, guarirono dopo aver proseguito per un ulteriore periodo il trattamento, e ne informarono il Ministro della Sanità. Di conseguenza i risultati di questa sperimentazione potevano essere considerati positivi al 100%, ed è bene ricordare che si era trattato di pazienti in precedenza già sottoposti senza successo a tutte le possibili forme di terapie convenzionali.
Successo dopo successo costrinse il governo a prendere sotto esame ancora una volta il metodo Buteyko. La seconda sperimentazione ufficiale venne condotta nell'aprile 1980 all'Istituto Pediatrico di Mosca sotto la direzione del Comitato Governativo per la Scienza e Tecnologia del Ministero della Sanità dell'Unione Sovietica. I risultati della sperimentazione mostrarono un successo del 100%. Questa volta i risultati furono   riconosciuti e da allora il metodo Buteyko  venne ufficialmente usato nell'ex Unione Sovietica non solo per l'asma e le malattie respiratorie ma per tutta una serie di altre patologie, di cui diremo in seguito. 
Nei 6 anni successivi 100.000 ammalati di asma vennero trattati con il metodo Buteyko. Tra questi, ben 92.000 non hanno più, a tutt'oggi, alcun bisogno di assumere medicine contro l'asma...."

Il dr. Buteyko è purtroppo improvvisamente morto il 4 maggio 2003 a Mosca. Aveva più di 80 anni e fino all'ultimo giorno è rimasto in ottima salute e piena attività. 


L'ultima edizione del libro della Dott.ssa
Fiamma Ferraro, attualmente in
 fase di studio!
Introduzione

Da sempre ci hanno detto di inspirare col naso ed espirare con la bocca, consigliandoci di buttare fuori l'ANIDRIDE CARBONICA, in quanto considerata alla stregua di un veleno. Mai consiglio fu più sbagliato! Si INSPIRA dal naso e si ESPIRA dal naso! La bocca, in condizioni normali non serve per respirare! Ma specialmente quando siamo sotto stress respiriamo troppo senza nemmeno accorgercene!
Parliamo riprendendo fiato dalla bocca; infatti, se parliamo troppo, poi ci sentiamo molto stanchi! Questo perché le nostre cellule non ricevono abbastanza ossigeno.
Ecco cosa succede quando si respira con la bocca: l'organismo, a causa della perdita di ossigeno, inventa molte strategie di risposta che noi comunemente conosciamo con il nome di malattie, Per citarne alcune: ASMA, ALLERGIE, IPERTENSIONE, INSONNIA, B.P.C.O., RINITI, APNEE NOTTURNE, STANCHEZZA CRONICA, DEPRESSIONE, ATTACCHI DI PANICO, TIROIDE, ANSIA.

Tutte queste malattie hanno un unico fattore "scatenante": l'iperventilazione. Molta gente infatti, nella vita di tutti i giorni, respira troppo, iperventila e non se ne accorge; ingoia una quantità esagerata d'aria con un unico risultato: ritrovarsi con meno ossigeno nelle cellule!

Il classico "gatto che si morde la coda", più respiri e più senti il bisogno di respirare. Sembra impossibile ma respirare di meno fa "arrivare" più ossigeno alle cellule!. Ma vediamo cosa avviene in ogni cellula del nostro organismo; ogni volta che respiriamo, ogni cellula fa il suo lavoro. La cellula del cuore lo fa battere, la cellula del cervello lo fa pensare, la cellula dello stomaco lo fa digerire, insomma, ogni cellula fa il suo mestiere! Ma ogni cellula per funzionare ha bisogno di carburante..

..e questo carburante si chiama OSSIGENO! Ora vediamo come la cellula riesca a rifornirsi di questo preziosissimo combustibile; questa brava cellula ha ben lavorato, producendo energia e di conseguenza anche anidride carbonica, ma per continuare a funzionare ha bisogno di rifornirsi di ossigeno. Questo viene "portato" alle cellule dal sangue, sono i globuli rossi che, carichi di ossigeno, arrivano presso le cellule ed è questo il momento del "rifornimento", ovvero l'attimo in cui il sangue cede l'ossigeno e ciò avviene solamente grazie alla presenza della CO2.

Sanya Richards - Ross. Oro Olimpico sui 400m a Londra 2012.
49.55 con respirazione completamente nasale
A questo punto, l'ossigeno si stacca dai globuli rossi e la cellula se lo prende cedendo l'anidride carbonica. Il sangue, allora, si porta via l'anidride carbonica e la cellula ritorna nuovamente piena di energia! Questo processo avviene quando tutto va correttamente, ma se a causa dell'iperventilazione si sono perse grosse quantità di anidride carbonica, ecco che l'ossigeno che può essere "prelevato" è veramente poco! TROPPO POCO!
Se la cellula non è ben rifornita del suo carburante, l'organismo va in sofferenza! A questo punto, quindi, cercherà in tutti i modi di risolvere il problema! E per fare ciò inventerà patologie di risposta..
..La risposta sarà diversa da individuo a individuo; ecco un esempio con la reazione chiamata ASMA:

Quando l'organismo respira in modo regolare, i "condotti respiratori" sono aperti, ma quando si accorge di non avere abbastanza CO2, ovvero quando si respira troppo, l'organismo va in allarme! E chiude i condotti respiratori creando il BRONCOSPASMO. L'organismo manterrà questo stato di disagio per tutto il tempo necessario a ricaricare  anidride carbonica, poi, quando ne sarà stata prodotta a sufficienza, solo allora, riaprirà i condotti! E finirà "l'attacco", finalmente!

Ma perché si perde facilmente l'anidride carbonica? L'anidride carbonica è molto "volatile", 20 volte l'ossigeno! A causa della grande differenza di pressione tra l'esterno (aria CO2 0,03%) e quella all'interno del nostro corpo (organismo CO2 5,5%) se ne perdono grosse ed importanti quantità. Ecco perchè respirare male, troppo o con la bocca ci fa tanto, tanto male!

Ci si ritrova spesso stanchi e malati; il metodo Buteyko può aiutarti! Da una scoperta di un medico russo è possibile risolvere alcune malattie, solamente facendo semplici esercizi respiratori..







(Testo e slide tratti da www.buteykoclinic.it
Adattamento: Mattia Bianucci Trainer
Altre fonti di approfondimento: www.buteyko.it)

Sempre sullo stesso argomento da AMAZON




ISTRUTTORE ATLETICA LEGGERA - PERSONAL TRAINER - RUNNING COACH
Alessandria, Novi Ligure, Gavi, Tortona, Casale Monferrato

domenica 4 luglio 2021

Ennesimo Concatenamento Nordico 😅 SERRAVALLE-STAZZANO [Nordic Walking Alessandria - Novi Ligure]




Buona domenica amici e Amiche del Distretto Novese!

Aggiorno con un breve reportage dall'uscita mattutina: meta di giornata, ancora una volta - la "combo" Serravalle-Stazzano con un concatenamento multidisciplinare ormai super rodato: percorso dei Bricchi di Seravalle di quasi 12km + Cronoscalata del Montespineto a Stazzano di circa 4,4km.

La novità tecnica di oggi riguardava l'utilizzo di intervalli diversi per questa tipologia di fartlek lungo domenicale in tecniche Nordiche: sull'ondulato facile di Serravalle ho optato per 4' di Nordic Run - un blocco lungo, da affrontare di tecnica e massimo rilassamento, alternato a 1' di Walk in doppia spinta enfatizzando all'ennesima potenza la spinta di braccia e il conseguente coinvolgimento di tutto il distretto muscolare superiore, ma in particolare tricipiti, dorsali e addominali. Chiudo abbondantemente sotto l'ora - anzi, piu' precisamente in 58'.

Dopo essermi intrattenuto per qualche minuto con alcuni joggers locali incuriositi da questa tecnica bizzarra 😆 eccomi pronto in piazza a Stazzano per affrontare l'ardua salita verso il Santuario di Montespineto... con indosso però un'altra canotta fresca e asciutta!

Con gambe già belle cariche da Serravalle, decido di optare per un fartlek corto 40''/40'', anche qui dando molta enfasi alla spinta di braccia in salita durante il doppio. Questo tipo di intervalli risultano piu' funzionali su pendenze dall'8 all'11%, dal momento che permettono di distribuire molto meglio le energie.

Note divertenti: giunto in vetta trovo un signore in macchina dallo sguardo vagamente perso nel vuoto, che - vedendomi transitare tira giu' il finestrino per chiedermi: "Com'è che si chiama questo posto?? Sono salito fin qua ma non mi ricordo perché" 😲.

A posto siamo! Scene epiche! Ok che la Madonna in questo luogo è presente... pero' non raggiungiamo nemmeno i 500m di altitudine!

Mattinata assai soddisfacente, che mi permette di accumulare un weekend di lavoro e minuti aerobici altamente qualitativi con molta attività Nordica VO2max. Il tempo complessivo in movimento di questo "concatenamento" è stato di 1h:23' belli intensi!

A corredo di questo reportage vi lascio con un video che potete vedere qua sopra, mentre ridiscendo a Stazzano sul sentiero 200 e un paio di foto: la prima del Santuario visto dalla strada, mentre la seconda - uno scorcio di salita tra il secondo e il terzo chilometro.

Un saluto a tutti e come sempre... a bombazza!


PER PROGRAMMI DI PERSONAL TRAINING PERSONALIZZATI E INFO SU LEZIONI DI NORDIC WALKING AD ALESSANDRIA E NOVI LIGURE, POTETE CONTATTARMI A QUESTO LINK: https://facebook.com/mattiabianuccitrainer


MAPS:

https://goo.gl/maps/rj4LxwoNvmYGMKzB9

https://goo.gl/maps/bzw1o7QPtezvef5K6

https://goo.gl/maps/Dkijhaz1GBpswC1t5




Mi alleno Come Il Fumo Negli Occhi per una settimana! Riuscirò ad andare a sacchetto??

  Mattia Bianucci Personal Trainer e Running Coach Mattia Bianucci Allenatore per la Corsa e Istruttore di Nordic Walking Sportivo Mi alleno...