Depleto di glicogeno, ma ancora lucido! :)
Buona domenica a tutti gli amici e Amiche del Distretto Novese, ma non solo!
L'obiettivo di questa domenica era nuovo ed entusiasmante: raggiungere la vetta principale del Parco Capanne di Marcarolo, cioè il Monte Figne (1172m) in tecnica combinata Nordic Run Walk, esattamente come già fatto numerose volte per quanto riguarda il vicino Monte Tobbio (1092m).
Sveglia anti-caldazza impostata strategicamente per suonare alle 5:20 - preciso come un orologio svizzero, alle 7:30 ero già al "campo base" di Voltaggio pronto per attaccare il Valico degli Eremiti giungendo dalla statale; questo è sempre l'atto primo - su asfalto e quasi subito in salita nelle mie peregrinazioni in mezzo a questi monti, che assolve la funzione di riscaldamento lungo, dal momento che per 5km alterno, ad intervalli variegati di sessione in sessione - le tecniche Nordic Run/Walk.
Giunto agli Eremiti, tolgo poi sempre i pad o "gommini" da strada a coprire i puntali dei bastoni e attacco il sentiero 401 lineare in tecnica Ski Walking, salendo molto rapidamente, sia in alternato che in doppia spinta. Oggi, al Passo della Dagliola, ho optato per svoltare a sinistra, appunto verso il Monte delle Figne, indicato sulla segnaletica ad 1h:30' di cammino; obiettivamente avevo stimato una distanza inferiore dal Tobbio, invece è una bella "sfacchinata" - che per chi vi scrive è durata molto meno di quanto indicato dal cartello, ma comunque una tratta piuttosto lunghina per arrivare in vetta.
L'avvicinamento a questo Monte risulta piu' facile rispetto al Tobbio - il vero disagio, oggi, sono però state le innumerevoli mosche e moschini ad infastidire la marcia... dovendo anche "slalomare" le diverse "torte di bisa" lasciate a terra dai molti bovini al pascolo (da qui, la presenza di mosche e moschini è chiara! Sic!). Ad ogni modo, dopo 2h:10' di ascesa, sbagliando anche un sentiero - giungo in vetta (documentata dalla galleria fotografica qua sotto).
Nonostante la lieve foschia, il panorama era comunque incantevole e la vista poteva spaziare - ovviamente, sul vicino Tobbio, sul Golfo di Genova e le sue navi a distanza, sui Laghi del Gorzente, sui Monti Leco e Taccone e, incredibilmente, su uno scorcio di Corsica. Note comiche: arrivato in vetta ero da solo; dopo nemmeno 10 minuti giungono, in rapida sequenza: - genovese che dopo aver mangiato un paninetto, reintegra in scioltezza con una bella Heineken; - coppia il cui ultimo trekking probabilmente risaliva all'epoca delle scuole superiori: lei fruga nello zaino, tira fuori una sigaretta, se l'accende e commenta: "in vetta è un piacere, come bersi un buon caffè".
Me cojoni! Se lo dici tu! Io dico: "Scene Epiche"!
Dopo un rapido rifornimento a base di crackers integrali e un cubo di grana, comincio la discesa. Questa volta ho optato per tornare a Voltaggio dal sentiero 403 e non passando dal Valico degli Eremiti da dov'ero salito. Questo sentiero è molto gradevole, ma quando arrivi ad "attaccarlo" con quasi 3h in movimento su braccia e gambe e il caldo in crescendo, pare davvero infinito! (vedere video qua sopra).
Concludo questo piacevole anello in 4h:10' di Multi-disciplina Nordica. Diciamo che questa probabilmente non è la stagione ideale per approcciare un anello di tale portata - che, sottolineo, come l'ho affrontato io, non è un Trekking - ma l'equivalente, in intensità, di una Corsa Lunghissima collinare.
Se con questo reportage vi avessi fatto venire voglia di visitare il Monte delle Figne partendo da Voltaggio in questo periodo estivo, siate saggi ed oculati: partite di mattina presto con molto margine e prendetevi il vostro tempo!
Vi saluto con una breve galleria fotografica dalla vetta!