venerdì 30 settembre 2022
venerdì 25 marzo 2022
Istruttore Atletica e Running Coach Provincia di Alessandria
sabato 12 marzo 2022
Infortuni principali nel RUNNING: Schema delle Cause & Sintomi
giovedì 17 febbraio 2022
ISTRUTTORE COACH Atletica Leggera e Running in Provincia di Alessandria
martedì 15 febbraio 2022
Istruttore Atletica Leggera: Preparare la Prima Maratona da zero
sabato 22 gennaio 2022
I PRINCIPI BASE del mio sistema di allenamento - My Own Workout MISSION 💣
mercoledì 19 gennaio 2022
Tecnico Istruttore di Atletica Leggera e Allenatore Running a Novi Ligure e Distretto Novese
domenica 9 gennaio 2022
Tecnico Istruttore di Atletica Leggera e Podismo - Piemonte, Provincia di Alessandria
giovedì 25 novembre 2021
I Quarti di miglio con recupero “galleggiato”: 400m w/ 200m float
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sabato 6 novembre 2021
L'Allenamento guidato dal Sistema Aerobico - Marathon Training System 💊
L'allenamento guidato dall'aerobico, che implica lo stare pazientemente a macinare minuti e km sulle gambe - non porta a risultati immediati, ragion per cui, sovente, viene trascurato a favore di intensi allenamenti anaerobici (o workout). Lo sport è disseminato di giovani promesse che scompaiono una volta terminate le scuole superiori, oppure continuano senza piu' eccellere, in quanto spremuti prematuramente.
Quindi cosa possiamo portarci a casa da questa pillola?
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domenica 31 ottobre 2021
RUNNING COACHING & Consulenza di allenamento





venerdì 22 ottobre 2021
RUNNING: Superare l'assuefazione alle gare (Il significato di OVER-RACING) 💊
Quanto spesso dovrei
gareggiare?" Questa domanda non ha una risposta univoca, in
quanto il programma gare ottimale di un podista dipende da tanti
fattori diversi: distanza di gara, forma fisica, esperienza,
disponibilità di gare, aspettative, obblighi verso la squadra di
appartenenza e/o preferenze personali. Troviamo quindi soggetti che
gareggiano 30 volte all'anno su strada, pista e sentieri, mentre
altri che fanno in media una gara su strada al mese. Un atleta delle
scuole superiori o del college (USA), può gareggiare anche in tre
meeting settimanali a metà stagione, mentre un maratoneta keniota
del calibro di Eliud Kipchoge, tende a lasciare i suoi percorsi
preferiti di allenamento per gareggiare ai massimi livelli solo una
volta ogni sei mesi.
Determinare un calendario gare ottimale è
fondamentale per massimizzare il proprio potenziale di corsa sia a
breve che a lungo termine. Tuttavia si osservano sempre più podisti,
paradossalmente anche seguiti, che corrono troppo piuttosto che
troppo poco: il campioncino cadetto che corre ogni doppio meeting
"per la squadra" e non ha più nulla da dare sul finale di
stagione, il podista su strada alle “prime armi” che si intossica
di Personal Best e corre ogni fine settimana (o più), gli atleti
senior e master evoluti che cercano un rapido guadagno
(arrotondamento) finanziario rispondendo presente alle “gare a
invito”. Il sovrallenamento può arrivare all'improvviso, quasi di
soppiatto: le prestazioni calano improvvisamente – e ci si ritrova
sulla linea di partenza completamente privi di energie e
disinteressati al potenziale risultato. A differenza del
sovrallenamento, che si può riconoscere e gestire in privato,
l'over-racing può essere un fallimento molto pubblico e, più spesso
che no, accade proprio quando ottenere risultati conta di più.
La
chiave per evitare l'over-racing (concediamoci di tradurre il termine
come “sovra-gareggiare”), naturalmente, è un'oculata e saggia
pianificazione. Non c'è proprio altro modo per periodizzare al
meglio i fondamentali cicli di carico, rifinitura/coordinazione dei
sistemi energetici, picco di performance/mantenimento,
recupero/rigenerazione – definendo di conseguenza un programma gare
personalizzato (comprese le intensità di sforzo gara specifiche).
Prima si cerchiano in calendario le gare target - poi si
lavora “a ritroso” - idealmente accumulando almeno un blocco
trimestrale di allenamento. Affinate la vostra intelligenza atletica
per arrivare a capire come gestire e impostare le gare/garette
secondarie (di avvicinamento), approcciandole alla stregua di
allenamenti di qualità. (Concetto facile da scrivere, ma per
esperienza molto piu' complesso da inculcare e far mettere in
pratica).
Se correte per una squadra, il vostro allenatore DEVE aiutarvi in ogni modo ad evitare l'over-racing. "Se gareggiate tre volte a settimana per sei settimane, è troppo", dice Tom Fleming, allenatore di ragazzi e ragazze che corrono alla Montclair Kimberley Academy nel New Jersey ed ex maratoneta da 2:11. "È compito del vostro allenatore progettare al meglio il programma di lavoro e mantenere una linea decisa, non importa quanto l'atleta implori di correre ogni gara in calendario o meeting in pista. Il runner deve prendere coscienza che il recupero fa parte dell'allenamento, comprenderne realmente l'importanza psicologica e fisiologica e conservare energie per quegli eventi target sopra menzionati". Fleming non è un sostenitore del “migliorare utilizzando le gare”, a qualsiasi livello. "Con un pettorale sulla canotta, state gareggiando", afferma.
Gli atleti post-universitari (USA) possono fare
l'errore non solo di gareggiare troppo spesso, ma anche di estendere
eccessivamente la stagione agonistica, con gli onnipresenti circuiti
di corse su strada non strutturati. Si ritorna dunque a “martellare”
sul discorso della periodizzazione (dove l'allenatore può e deve
aiutare) talvolta venendo a compromessi con il costante
richiamo/tentazione del premio in denaro/gara a invito, (un “fattore
sabotante” preso in condiderazione da amatori evoluti e semi
professionisti). Il Master Coach Jack Daniels ci ricorda di porgerci
una domanda pre-gara molto importante: Perchè sto facendo questa
gara? Cosa ne ricavo? (In senso lato)
Se non siete in grado di
rispondere adeguatamente a questa domanda, qual'è lo step
successivo? I runners di club/squadra dovrebbero consultarsi con il
loro allenatore, e pianificare un periodo di tempo lontano dalle
gare, se possibile - anche una settimana può aiutare, asservendo al
ruolo di “detox”.
Molti atleti che seguo, aperti e ricettivi a comprendere il valore di queste “golden rules” in tema pianificazione dell'allenamento e del calendario gare – hanno capito e stanno capendo che la soluzione/risposta è quella di “staccare la spina” dalle gare finche la scintilla non torna... la cosa bella è che torna sempre!
Per programmi di allenamento personalizzato potete contattarmi in privato a questo link:
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Personal Running Coach e Fitness Trainer
Alessandria, Novi Ligure, Gavi, Tortona, Casale Monferrato, Acqui Terme
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domenica 10 ottobre 2021
VERTICAL MOTTARONE - Omegna: Reportage fotografico + Mini Video
Buonasera amici ma soprattutto Amiche del Distretto Novese e non!
Quarto Vertical stagionale portato a casa stamattina in quel della splendida Omegna sul Lago d'Orta, ai piedi del Mottarone (dopo Briga Novarese e San Maurizio d'Opaglio). Anno sperimentale questo 2021 finora, in cui mi sono lanciato - e continuo a farlo, su gare di Trail/Mountain Running e Sky Race, per capire fin quanto possono essere flessibili le tecniche Nordiche un tantino scellerate in ambito agonistico, con il progetto "Sbacchettatori Seriali".
Per ovvie ragioni tecniche, al momento sto trovando i Vertikal K ottimi per divertirsi con lo stile Ski Walking sia in doppia che in alternato - pero' piu' sulle gare a cronometro (un partente ogni tot secondi) che in quelle "mass start", dove il rischio è sempre quello di ritrovarsi "imbottigliati" nei sentieri in "single track", perdendo parecchi secondi.
In conclusione, 4,8km di sviluppo (sebbene il dispositivo indichi 4000m) per 1200m D+ terminati in 1h:06':47'' molto faticosi, anche considerando le temperature insolitamente primaverili della giornata odierna. Fatica che è stata abbondantemente mitigata da alcune vedute spettacolare sia durante l'ascesa che soprattutto nelle fasi di rientro a Omegna.
Alcuni di questi panorami potete gustarveli nelle galleria fotografica qua sotto, insieme ad un mini video.
Buone sbacchettate a tutti!
martedì 5 ottobre 2021
COACH Runnning e Atletica leggera Novi Ligure
lunedì 6 settembre 2021
L'IMPORTANZA DEL PROGETTARE AL MEGLIO I TEMPI DI RECUPERO TRA RIPETUTE
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I tempi di recupero devono soddisfare determinati requisiti ed essere progettati adeguatamente per ottenere la risposta fisiologica che ricerchiamo dalla sessione di allenamento. Analizziamo tre esempi:
Recupero piu' corto del tempo impiegato per correre la ripetuta
L'obiettivo, in questo caso - è quello di correre un allenamento di alta qualità aerobica al fine di aumentare la consunzione di ossigeno con un livello di stress organico medio. Qui viene anche a verificarsi un "crossover" nella zona anaerobica in termini di costruzione della capacità aerobica, dal momento che il "debito d'ossigeno" è presente. Questi lavori è meglio svolgerli correndo ripetute sui 400m al ritmo dei 3-5km (cioè togliendo molta intensità da ogni 400) con recuperi brevi ma svelti da 45 secondi/200m in "fluttuazione", in modo tale che l'atleta possa essere subito pronto a rientrare al ritmo da zona 3-5km per la ripetuta successiva da 400m. Piu' si rimane nella zona di intensità 3-5km, meglio si ottiene il doppio beneficio dell'aumento della consuzione di ossigeno (potenza aerobica) E un incremento della capacità anaerobica.
Questo tipo di lavoro dove l'intensità viene tolta dal workout con recuperi piu' corti delle ripetute, siano esse da 400m o da 1km - è l'approccio preferito da chi vi scrive durante un'intero ciclo annuale di allenamento, diversamente dagli altri due esempi che tra poco andremo a vedere - che sono assolutamente necessari, ma essenzialmente limitati a 4-8 settimane di lavoro sulla potenza anaerobica.
Recupero lungo circa come il tempo impiegato per correre la ripetuta
Qui l'obiettivo è quello di eseguire un workout che sviluppi un grosso debito di ossigeno così come simulare e testare un ritmo gara sui 1500m al fine di preparare l'atleta agli impegni agonistici in avvicinamento. 4 X 400m con 60 secondi/200m recupero in "fluttuazione" corrispondono circa alla distanza di gara e sono sufficienti per mettere alla prova la capacità dell'atleta di correre a ritmo gara specifico in allenamento.
Un recupero equivalente non consentirebbe troppo "tempo di recupero" - ciò significa che le condizioni per simulare la gara sarebbero a malapena preservate. Questo lavoro sulla potenza anaerobica non mette KO l'atleta ma è sufficiente per migliorare l'abilità organica di resistere al ritmo gara. Correre una quantità maggiore di 400m con recuperi piu' lunghi non andrà a replicare "l'ambiente di gara" - bensì aumenterà considerevolmente il rischio di raggiungere alti livelli di acidosi sistemica, da cui l'atleta potrebbe faticare a recuperare. Un recupero relativamente lungo, spesso svolto completamente da fermi o al passo, incoraggia tale rischio - dal momento che l'atleta sarà piu' fresco e tentato a correre la ripetuta da 400m successiva piu' veloce del ritmo gara di riferimento.
Se nell'esempio precedente vi parlavo di togliere l'intensità dalla ripetuta, qui con i lavori sulla potena anaerobica, parliamo invece di togliere la quantità dal workout!
Recupero piu' lungo del tempo impiegato per correre la ripetuta
Anche qui l'obiettivo è quello di aumentare la potenza anaerobica, permettendo all'atleta di abituarsi alla "pressione" della corsa svelta sostenuta. Arch Jelley, Coach di John Walker - talvolta prescriveva ai suoi fondisti e mezzofondisti una sessione di 2 X 4 giri di pista a ritmo da 3km con 10-15 minuti di recupero. Arthur Lydiard dava da svolgere prove sul tempo come 2 X 600m per gli ottocentisti e 2 X 3 giri di pista per i 1500m, piu' veloci del ritmo gara, anche in questo caso con recuperi lunghi. Sia Jelley che Lydiard hanno utilizzato queste sessioni con molta parsimonia. Un altro esempio per uno specialista sugli 800m potrebbero essere solo 2 X 400m di altissima qualità prossima al massimale con recupero lungo (2 X 400M a ritmo da 400-800 con recupero di 12 minuti/4 giri di pista. Lo scopo qui è lo stesso, in piu' i 400m veloci aumenteranno la capacità organica di durare nei primi 400m veloci di una gara sugli 800m. Il recupero lungo da 12 e piu' minuti permetterà al corpo di rigenerarsi pienamente, permettendo così all'atleta di correre la ripetuta allo stesso passo o leggermente piu' forte. Così facendo otteniamo un effetto allenante di qualità ad un ritmo veloce, piuttosto che un effetto inefficace in cui le ripetute vengono corse via via piu' lentamente a causa di un recupero inadeguato.
lunedì 30 agosto 2021
ALLENAMENTO MARATONA 💊 A che ritmo? E che durata? [Il Mito del LUNGHISSIMO da 35km Vol.3] Running Coaching Alessandria Novi Ligure

lunedì 19 luglio 2021
La FORZA NELL'ENDURANCE serve? E in quali dosaggi? 🤔💣 [Allenatore Running e Istruttore di Atletica leggera Alessandria e Novi Ligure]
giovedì 15 luglio 2021
Istruttore Atletica Leggera e Running Coaching Novi Ligure e Alessandria


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Tenere i PIEDI VELOCI nel FONDO RIGENERANTE per evitare GAMBE PESANTI e infortuni (Mattia Bianucci Trainer)
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