mercoledì 7 febbraio 2024
TABELLE ALLENAMENTO RUNNING - Volume o Densità? | Mattia Bianucci Personal Trainer per La corsa
venerdì 26 maggio 2023
ALLENATORE PER LA CORSA - Personal Trainer e Fitness Coach a Novi Ligure, Tortona, Ovada, Acqui Terme
Mattia Bianucci, Personal Trainer & Fitness Coach Novi Ligure, Alessandria
PER SCHEDE ALLENAMENTO RUNNING E VIDEO CORSI FITNESS DA FARE A CASA, contattatemi a questi link:
mercoledì 15 marzo 2023
DERTHONA Half Marathon 2023 + DERTHONA Ten #DerthonaHalfMarathon
Personal Running Trainer e Coach Alessandria, Tortona, Novi Ligure, Aversa
Per Programmi di allenamento corsa dai 5km alla mezza maratona, maratona, trail running e Ultramaratona, contattatemi a questi link
:martedì 14 febbraio 2023
RITMO MARATONA: Per quanti minuti è sicuro tenerlo in allenamento?
Running Coach Piemonte - Consulente Sportivo - Preparatore Atletico Sport di Endurance
sabato 10 dicembre 2022
ULTRAMARATONA Preparazione
Dalla MARATONA step-up verso L'ULTRAFONDO e le ULTRA MARATONE ⬆️⬆️
giovedì 12 maggio 2022
Operatore Podoposturale Running e Corsa - Piemonte Provincia di Alessandria
venerdì 25 marzo 2022
Istruttore Atletica e Running Coach Provincia di Alessandria
giovedì 10 marzo 2022
ISTRUTTORE RUNNING e Tecnico di Atletica Leggera in Piemonte - Provincia di Alessandria
martedì 22 febbraio 2022
CONSULENTE SPORTIVO e Coach nel Settore Running, Podismo, Atletica Leggera in Provincia di Alessandria
venerdì 31 dicembre 2021
Il Sistema "Marathon Training" VS L'Approccio Ultramaratona [Su Richiesta]
Buongiorno amici, ma soprattutto Amiche!
Rapidissimo aggiornamento di fine anno per rispondere ad alcune domande inerenti i principi base del Marathon Training nel sistema polarizzato, in contrapposizione ai grandi volumi cumulativi sequenziali presenti in diversi "sistemi" di allenamento impiegati nell'Ultramaratona.
Con il termine Marathon Training non indichiamo esclusivamente l'allenamento per la maratona, bensì ci ricorda - a prescindere dalla distanza su cui ci stiamo specializzando, di non trascurare MAI la corsa lunga di durata per la costruzione e il mantenimento del fitness aerobico vitale in termini di longevità atletica.
Essenzialmente, come mostrato nello schema qua sopra - il sistema Marathon Training Polarizzato pone enfasi sulla modulazione dei carichi e delle intensità nel microciclo settimanale. E' necessario trovare il modo di collocare 3 giorni da destinare alla corsa lunga; cosa si intende per "lunga" è strettamente correlato al livello di forma del soggetto, ma l'obiettivo dovrebbe essere 90 minuti in due giorni infrasettimanali (idealmente il mercoledi e il venerdi) e 2 ore - 2 ore 15 minuti la domenica. Queste corse di durata possono essere in seguito aumentate progressivamente nel minutaggio, ogni quattro-cinque settimane - raggiungendo la "tripletta" 1h:45'-1h:45'-2h:30', che da molta sicurezza all'atleta sulle sue possibilità sia fisiche che mentali - mantenendolo allo stesso tempo fresco da tutti i punti di vista, come recenti risultati sul campo mi confermano.
L'effetto cumulativo nel sistema polarizzato
Studi dimostrano quanto sia importante, soprattutto in fase di allenamento - salvaguardare l'atleta dalle cosiddette super sessions sia in termini di qualità (rimanere sempre abbondantemente sotto-soglia) che di volume, e a questo proposito - è stato appurato che è cosa saggia mantenere il volume massimo del lunghissimo tra le 2h:45' e non piu' di 3h, al fine di evitare indesiderati danni alle fibre muscolari (registrati in numerosi test e biopsie muscolari su diversi ultramaratoneti). Per tutte queste ragioni, la nostra enfasi è posta sull'accumulo di minutaggio (o chilometraggio) modo equilibrato, modulato, e ben "spalmato" nell'arco della settimana - di ciclo in ciclo.
Sempre in riferimento allo schema qua sopra, i martedi e i giovedi saranno dedicati a sedute molto piu' corte e "secche" dove andremo a targettizzare zone di intensità a 7/8 di sforzo, sempre appunto abbondantemente sotto-soglia; il lunedi sarà invece un "ponticello" di rigenerazione in jog blando tra i 45 e i 60 minuti, mentre il sabato concluderemo il microciclo settimanale con una corsa a media intensità - in lieve progressione da 1/2 a 3/4 di sforzo (da Z3 a Z4 o Z4 a ritmo fisso per gli atleti piu' evoluti).
L'effetto cumulativo senza modulazione nell'Ultramaratona (che mi avete portato all'attenzione)
Mi avete portato all'attenzione vari articoli e interviste in cui l'atleta X o Y menziona: "5-6 giorni di carico (piu' o meno distante dalle gare) da 20km giornalieri per un volume complessivo settimanale di 100-120km", oppure "una mezza maratona al giorno".
Sebbene molti di questi soggetti facciano poi seguire a tali chilometraggi serie di 200 o 500 in pista o su percorso misurato, dal mio personale punto di vista viene appunto a mancare la modulazione/distribuzione dei carichi nell'arco della settimana con questo "modus operandi" e il principio "hard-easy" (un giorno impegnativo seguito da un giorno facile); il feeling è quello di essere sempre sul filo del rasoio a livello fisiologico. Per quale ragione?
Come la qualità a giorni sequenziali non è la scelta tecnica (e fisiologica) ottimale - allo stesso modo non lo è neppure la quantità (i grossi volumi) a giorni sequenziali e, a mio avviso - 20km di corsa per cinque giorni filati rischiano di portare l'atleta (amatore) a:
- overtraining
- overreaching
- mancanza di coordinazione dei sistemi energetici/fibre muscolari
- danni alle fibre muscolari
- stanchezza mentale
- usura da ripetitività (di fatto 5 giorni con 20km tra i 4':30''-4':45''/km, significa seguire una scheda monotona)
Altro inciso importante, parlando ad atleti amatori: non deve assolutamente passare il concetto che nell'arco di un anno, gare di ultramaratona (50-70-100km-24h ecc) possano essere corse nelle stesse quantità delle vecchie "gare serali di paese" tanto amate (se ne correvano 2 a settimana, con la differenza che 5km si recuperano in un giorno e mezzo; 8 Ultra in un anno [si, c'è chi l'ha fatto], senza contare i km in allenamento, presto o tardi vi andranno a logorare dal punto di vista muscolo-scheletrico), tanto in voga in epoche pre-pandemiche, in quanto dal punto di vista fisiologico non è cosi - e molti di voi, stuzzicati dall'idea di provarci, dovete essere ben consci di questo aspetto e usare la testa (e il buonsenso), capendo chiaramente che chi sottopone a questi regimi di allenamento è in generale:
A) Seguito (team, coach, massaggiatori, fisioterapisti, nutrizionisti)
B) Ha molto tempo a disposizione extralavorativo per correre i 20km giornalieri (Voi ne avete? Se la risposta è NO, meglio progettare le uscite di durata in termini di minutaggio)
C) E' un semi-pro (che "arrotonda" con l'attività semi-amatoriale)
Molto recentemente, con un cliente SM50 siamo riusciti a limare piu' di 30 minuti in maratona arrivando da 2 mesi e mezzo di lavoro, proprio utilizzando il sistema "Marathon Training Polarizzato" descritto in questo articolo.
Detto questo, vi auguro Buon Anno, allenamenti intelligenti e tanta felicità!
https://facebook.com/mattiabianuccitrainer
IG: mattia.bianucci.trainer
martedì 23 novembre 2021
ALLENATORE Running e Preparatore Atletico - Maratona, Ultramaratona, Ultra Trail
sabato 6 novembre 2021
L'Allenamento guidato dal Sistema Aerobico - Marathon Training System 💊
L'allenamento guidato dall'aerobico, che implica lo stare pazientemente a macinare minuti e km sulle gambe - non porta a risultati immediati, ragion per cui, sovente, viene trascurato a favore di intensi allenamenti anaerobici (o workout). Lo sport è disseminato di giovani promesse che scompaiono una volta terminate le scuole superiori, oppure continuano senza piu' eccellere, in quanto spremuti prematuramente.
Quindi cosa possiamo portarci a casa da questa pillola?
Per Programmi di Allenamento personalizzato, contattatemi qui:
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sabato 30 ottobre 2021
QI GONG: La Respirazione Dan Tian: Connettersi al centro
Secondo appuntamento con gli approfondimenti sulle tecniche respiratorie, buona lettura!
Articolo originale tratto da www.acufinder.com: "Dan Tian Breathing: Connecting to the Center" di Lee Holden.
Traduzione in italiano: Mattia Bianucci Trainer
Quando una persona è connessa al suo centro, non solo si ritrova ad avere maggiore energia fisica e vitalità, ma è anche più stabile a livello emozionale. Immaginate se lo stress e i continui alti e bassi della vita non vi influenzassero o buttassero giù. Immaginate di non sentirvi pressati e messi fuori equilibrio dalle persone nella vostra vita, dalle relazioni lavorative a quelle familiari. Quando siete centrati, queste sfide non vi influenzano negativamente; avendo energia al centro, le risorse dentro di noi accrescono sensibilmente.
venerdì 22 ottobre 2021
RUNNING: Superare l'assuefazione alle gare (Il significato di OVER-RACING) 💊
Quanto spesso dovrei
gareggiare?" Questa domanda non ha una risposta univoca, in
quanto il programma gare ottimale di un podista dipende da tanti
fattori diversi: distanza di gara, forma fisica, esperienza,
disponibilità di gare, aspettative, obblighi verso la squadra di
appartenenza e/o preferenze personali. Troviamo quindi soggetti che
gareggiano 30 volte all'anno su strada, pista e sentieri, mentre
altri che fanno in media una gara su strada al mese. Un atleta delle
scuole superiori o del college (USA), può gareggiare anche in tre
meeting settimanali a metà stagione, mentre un maratoneta keniota
del calibro di Eliud Kipchoge, tende a lasciare i suoi percorsi
preferiti di allenamento per gareggiare ai massimi livelli solo una
volta ogni sei mesi.
Determinare un calendario gare ottimale è
fondamentale per massimizzare il proprio potenziale di corsa sia a
breve che a lungo termine. Tuttavia si osservano sempre più podisti,
paradossalmente anche seguiti, che corrono troppo piuttosto che
troppo poco: il campioncino cadetto che corre ogni doppio meeting
"per la squadra" e non ha più nulla da dare sul finale di
stagione, il podista su strada alle “prime armi” che si intossica
di Personal Best e corre ogni fine settimana (o più), gli atleti
senior e master evoluti che cercano un rapido guadagno
(arrotondamento) finanziario rispondendo presente alle “gare a
invito”. Il sovrallenamento può arrivare all'improvviso, quasi di
soppiatto: le prestazioni calano improvvisamente – e ci si ritrova
sulla linea di partenza completamente privi di energie e
disinteressati al potenziale risultato. A differenza del
sovrallenamento, che si può riconoscere e gestire in privato,
l'over-racing può essere un fallimento molto pubblico e, più spesso
che no, accade proprio quando ottenere risultati conta di più.
La
chiave per evitare l'over-racing (concediamoci di tradurre il termine
come “sovra-gareggiare”), naturalmente, è un'oculata e saggia
pianificazione. Non c'è proprio altro modo per periodizzare al
meglio i fondamentali cicli di carico, rifinitura/coordinazione dei
sistemi energetici, picco di performance/mantenimento,
recupero/rigenerazione – definendo di conseguenza un programma gare
personalizzato (comprese le intensità di sforzo gara specifiche).
Prima si cerchiano in calendario le gare target - poi si
lavora “a ritroso” - idealmente accumulando almeno un blocco
trimestrale di allenamento. Affinate la vostra intelligenza atletica
per arrivare a capire come gestire e impostare le gare/garette
secondarie (di avvicinamento), approcciandole alla stregua di
allenamenti di qualità. (Concetto facile da scrivere, ma per
esperienza molto piu' complesso da inculcare e far mettere in
pratica).
Se correte per una squadra, il vostro allenatore DEVE aiutarvi in ogni modo ad evitare l'over-racing. "Se gareggiate tre volte a settimana per sei settimane, è troppo", dice Tom Fleming, allenatore di ragazzi e ragazze che corrono alla Montclair Kimberley Academy nel New Jersey ed ex maratoneta da 2:11. "È compito del vostro allenatore progettare al meglio il programma di lavoro e mantenere una linea decisa, non importa quanto l'atleta implori di correre ogni gara in calendario o meeting in pista. Il runner deve prendere coscienza che il recupero fa parte dell'allenamento, comprenderne realmente l'importanza psicologica e fisiologica e conservare energie per quegli eventi target sopra menzionati". Fleming non è un sostenitore del “migliorare utilizzando le gare”, a qualsiasi livello. "Con un pettorale sulla canotta, state gareggiando", afferma.
Gli atleti post-universitari (USA) possono fare
l'errore non solo di gareggiare troppo spesso, ma anche di estendere
eccessivamente la stagione agonistica, con gli onnipresenti circuiti
di corse su strada non strutturati. Si ritorna dunque a “martellare”
sul discorso della periodizzazione (dove l'allenatore può e deve
aiutare) talvolta venendo a compromessi con il costante
richiamo/tentazione del premio in denaro/gara a invito, (un “fattore
sabotante” preso in condiderazione da amatori evoluti e semi
professionisti). Il Master Coach Jack Daniels ci ricorda di porgerci
una domanda pre-gara molto importante: Perchè sto facendo questa
gara? Cosa ne ricavo? (In senso lato)
Se non siete in grado di
rispondere adeguatamente a questa domanda, qual'è lo step
successivo? I runners di club/squadra dovrebbero consultarsi con il
loro allenatore, e pianificare un periodo di tempo lontano dalle
gare, se possibile - anche una settimana può aiutare, asservendo al
ruolo di “detox”.
Molti atleti che seguo, aperti e ricettivi a comprendere il valore di queste “golden rules” in tema pianificazione dell'allenamento e del calendario gare – hanno capito e stanno capendo che la soluzione/risposta è quella di “staccare la spina” dalle gare finche la scintilla non torna... la cosa bella è che torna sempre!
Per programmi di allenamento personalizzato potete contattarmi in privato a questo link:
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Personal Running Coach e Fitness Trainer
Alessandria, Novi Ligure, Gavi, Tortona, Casale Monferrato, Acqui Terme
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domenica 10 ottobre 2021
VERTICAL MOTTARONE - Omegna: Reportage fotografico + Mini Video
Buonasera amici ma soprattutto Amiche del Distretto Novese e non!
Quarto Vertical stagionale portato a casa stamattina in quel della splendida Omegna sul Lago d'Orta, ai piedi del Mottarone (dopo Briga Novarese e San Maurizio d'Opaglio). Anno sperimentale questo 2021 finora, in cui mi sono lanciato - e continuo a farlo, su gare di Trail/Mountain Running e Sky Race, per capire fin quanto possono essere flessibili le tecniche Nordiche un tantino scellerate in ambito agonistico, con il progetto "Sbacchettatori Seriali".
Per ovvie ragioni tecniche, al momento sto trovando i Vertikal K ottimi per divertirsi con lo stile Ski Walking sia in doppia che in alternato - pero' piu' sulle gare a cronometro (un partente ogni tot secondi) che in quelle "mass start", dove il rischio è sempre quello di ritrovarsi "imbottigliati" nei sentieri in "single track", perdendo parecchi secondi.
In conclusione, 4,8km di sviluppo (sebbene il dispositivo indichi 4000m) per 1200m D+ terminati in 1h:06':47'' molto faticosi, anche considerando le temperature insolitamente primaverili della giornata odierna. Fatica che è stata abbondantemente mitigata da alcune vedute spettacolare sia durante l'ascesa che soprattutto nelle fasi di rientro a Omegna.
Alcuni di questi panorami potete gustarveli nelle galleria fotografica qua sotto, insieme ad un mini video.
Buone sbacchettate a tutti!
venerdì 24 settembre 2021
FITNESS TRAINER su Misura e RUNNING Coach Atletica e Podismo: Alessandria-Gavi-Novi Ligure-Genova
mercoledì 1 settembre 2021
PREPARATORE ATLETICO & Running Coach
giovedì 5 agosto 2021
IL METODO BUTEYKO: Introduzione (Riaddestramento Respiratorio)
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(Fonte: www.buteyko.it) |
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L'ultima edizione del libro della Dott.ssa Fiamma Ferraro, attualmente in fase di studio! |
Da sempre ci hanno detto di inspirare col naso ed espirare con la bocca, consigliandoci di buttare fuori l'ANIDRIDE CARBONICA, in quanto considerata alla stregua di un veleno. Mai consiglio fu più sbagliato! Si INSPIRA dal naso e si ESPIRA dal naso! La bocca, in condizioni normali non serve per respirare! Ma specialmente quando siamo sotto stress respiriamo troppo senza nemmeno accorgercene!
Parliamo riprendendo fiato dalla bocca; infatti, se parliamo troppo, poi ci sentiamo molto stanchi! Questo perché le nostre cellule non ricevono abbastanza ossigeno.
Ecco cosa succede quando si respira con la bocca: l'organismo, a causa della perdita di ossigeno, inventa molte strategie di risposta che noi comunemente conosciamo con il nome di malattie, Per citarne alcune: ASMA, ALLERGIE, IPERTENSIONE, INSONNIA, B.P.C.O., RINITI, APNEE NOTTURNE, STANCHEZZA CRONICA, DEPRESSIONE, ATTACCHI DI PANICO, TIROIDE, ANSIA.
Tutte queste malattie hanno un unico fattore "scatenante": l'iperventilazione. Molta gente infatti, nella vita di tutti i giorni, respira troppo, iperventila e non se ne accorge; ingoia una quantità esagerata d'aria con un unico risultato: ritrovarsi con meno ossigeno nelle cellule!
Il classico "gatto che si morde la coda", più respiri e più senti il bisogno di respirare. Sembra impossibile ma respirare di meno fa "arrivare" più ossigeno alle cellule!. Ma vediamo cosa avviene in ogni cellula del nostro organismo; ogni volta che respiriamo, ogni cellula fa il suo lavoro. La cellula del cuore lo fa battere, la cellula del cervello lo fa pensare, la cellula dello stomaco lo fa digerire, insomma, ogni cellula fa il suo mestiere! Ma ogni cellula per funzionare ha bisogno di carburante..
..e questo carburante si chiama OSSIGENO! Ora vediamo come la cellula riesca a rifornirsi di questo preziosissimo combustibile; questa brava cellula ha ben lavorato, producendo energia e di conseguenza anche anidride carbonica, ma per continuare a funzionare ha bisogno di rifornirsi di ossigeno. Questo viene "portato" alle cellule dal sangue, sono i globuli rossi che, carichi di ossigeno, arrivano presso le cellule ed è questo il momento del "rifornimento", ovvero l'attimo in cui il sangue cede l'ossigeno e ciò avviene solamente grazie alla presenza della CO2.
![]() |
Sanya Richards - Ross. Oro Olimpico sui 400m a Londra 2012. 49.55 con respirazione completamente nasale |
Se la cellula non è ben rifornita del suo carburante, l'organismo va in sofferenza! A questo punto, quindi, cercherà in tutti i modi di risolvere il problema! E per fare ciò inventerà patologie di risposta..
..La risposta sarà diversa da individuo a individuo; ecco un esempio con la reazione chiamata ASMA:
Quando l'organismo respira in modo regolare, i "condotti respiratori" sono aperti, ma quando si accorge di non avere abbastanza CO2, ovvero quando si respira troppo, l'organismo va in allarme! E chiude i condotti respiratori creando il BRONCOSPASMO. L'organismo manterrà questo stato di disagio per tutto il tempo necessario a ricaricare anidride carbonica, poi, quando ne sarà stata prodotta a sufficienza, solo allora, riaprirà i condotti! E finirà "l'attacco", finalmente!
Ma perché si perde facilmente l'anidride carbonica? L'anidride carbonica è molto "volatile", 20 volte l'ossigeno! A causa della grande differenza di pressione tra l'esterno (aria CO2 0,03%) e quella all'interno del nostro corpo (organismo CO2 5,5%) se ne perdono grosse ed importanti quantità. Ecco perchè respirare male, troppo o con la bocca ci fa tanto, tanto male!
Ci si ritrova spesso stanchi e malati; il metodo Buteyko può aiutarti! Da una scoperta di un medico russo è possibile risolvere alcune malattie, solamente facendo semplici esercizi respiratori..
Altre fonti di approfondimento: www.buteyko.it)
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Tenere i PIEDI VELOCI nel FONDO RIGENERANTE per evitare GAMBE PESANTI e infortuni (Mattia Bianucci Trainer)
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GALLERIA FOTOGRAFICA IN ALLESTIMENTO Buona domenica sportiva amici ma soprattutto Amiche! Trasferta Valdostana nella giornata di ieri: des...
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Mattia Bianucci, Personal Trainer & Fitness Coach Novi Ligure, Alessandria PER SCHEDE ALLENAMENTO RUNNING E VIDEO CORSI FITNESS DA FAR...